Segreti
L'esistenza del trentatreenne Kalaman, titolare di una piccola azienda informatica in una Mogadiscio sull'orlo della guerra civile, viene sconvolta dall'arrivo repentino di una donna - Sholoongo - che si abbatte sul suo ordinato ritmo di vita con la violenza di un uragano. L'irruzione di questa ospite inattesa dalle origini misteriose e dalla fama di strega lo riporta ai tempi dell'infanzia quando, nella casa di campagna del nonno, viveva la dimensione del villaggio, con le tradizioni ancestrali, i ritmi legati alla natura, la ritualità magica. Sholoongo era la compagna con cui condivideva i giorni felici e i giochi, ma esplorava anche i conturbanti misteri del sesso. Il suo riapparire, dopo oltre vent'anni di assenza, e soprattutto la sua perentoria richiesta - vuole un figlio da lui - scatenano una valanga di emozioni e di conseguenze pratiche tali da gettare il giovane in una crisi profonda che coinvolge nientemeno che la sua nascita, la vera identità dei suoi genitori, il rapporto con la famiglia e con il paese. E sarà solo affrontando una fitta trama di segreti, di tabù, di verità non dette che il protagonista riuscirà a ricomporre un quadro della situazione e a ritrovare l'equilibrio e la volontà di decidere il proprio futuro. Intrecciando passato e presente e allacciando le storie dei vari personaggi, tra i quali spicca per carisma e icasticità Nonno, il formidabile avo che parla agli uccelli, Farah sottolinea l'importanza e le implicazioni dei legami che non sono necessariamente quelli di sangue. Anzi, nella distorta percezione che ne hanno i clan locali, proprio questi legami stanno portando alla catastrofe il suo paese. Coinvolgente, profondo e carnale, denso di miti e magia, popolato di singolari creature, un romanzo che parla della bellezza e della tragedia dell'Africa d'oggi, lanciando un monito e insieme un messaggio di pace e speranza.
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