La camera oscura

La camera oscura

Germania, anni Trenta: Helmut, storpio, escluso dalle gloriose imprese del Terzo Reich, batte Berlino a palmo a palmo con la sua macchina fotografica, collezionando immagini inquietanti. Tuttavia il dubbio sul loro reale significato non lo sfiora, e il senso delle cose si frantuma in quei rettangoli di carta come la città sotto le prime bombe. Ultimi giorni di guerra: lo spettro della verità sul Male perpetrato perseguita invece la giovanissima Lore, figlia di un SS, nella fuga attraverso una Germania in fiamme. Ma come la madre mesi prima aveva bruciato le foto compromettenti del marito, così Lore, alla fine del viaggio, elude le domande del presente azzerando le emozioni, gli indizi, i sospetti che l'avrebbero costretta a riconoscere le responsabilità dei padri. Un compito che dovrà affrontare oggi, a distanza di mezzo secolo, Micha, insegnante, improvvisamente consapevole che il mondo cui concretamente appartiene, il mondo degli affetti famigliari, è stato un tempo dalla parte sbagliata della Storia. Sarà lui a percorrere il difficile cammino - insieme reale e simbolico - alla ricerca di se stesso, in un passato tanto più sconvolgente in quanto esce dall'astrazione dei libri per incarnarsi in volti cari e amati. E sarà lui ad accettare il retaggio morale di fatti a cui non può più dirsi estraneo, diventando camera oscura che palesa, non più che nasconde... Racchiuso in un trittico struggente e affascinante, pervaso da una fortissima tensione morale, uno dei drammi più sconvolgenti del Ventesimo secolo nella vicenda di personaggi comuni; e al contempo il dilemma dell'uomo moderno di fronte alla dolorosa eredità di colpe antiche.
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