Una vita immaginaria
In una landa desolata ai confini della terra, punteggiata di rocce aguzze e cespugli di assenzio e imbiancata di neve per gran parte dell'anno, un vecchio poeta è convinto che la vita ormai non abbia più nulla in serbo per lui. E' questo il destino che si attende Ovidio, bandito da Roma per volere di Augusto, costretto a scontare la propria condanna all'esilio lontano dal luogo in cui si parla la 'lingua perfetta' da cui sono scaturite le sue favole raffinate e "graziosi miracoli dell'ovvio". Ma un giorno, durante una battuta di caccia nella foresta, l'inaspettato incontro con un ragazzo selvaggio cresciuto tra i lupi gli farà ritrovare dentro di sé qualcosa che credeva per sempre relegato "nella regione del silenzio". A poco a poco, sullo sfondo di un mare cupo che freme e ribolle, tra i due si sviluppa un'intensa, muta amicizia. Con "Una vita immaginaria" Malouf non ci regala solo il suggestivo e poetico racconto di un commiato sereno dalla vita, ma anche un'appassionata dichiarazione d'amore per il linguaggio e un'umanissima lezione di tolleranza e convivenza civile.
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