Il giaguaro al sole
Un assurdo omicidio passionale commesso tra i fumi dell'alcol segna per sempre il destino di due famiglie. I Barragan e i Monsalve, parenti e prima alleati, ma poi nemici acerrimi, iniziano una guerra fratricida, colpiti da una maledizione che condanna i discendenti maschi ad eliminarsi a vicenda per l'eternità. Prigionieri di un'ossessione di morte, i due clan prosperano con il narcotraffico che li rende favolosamente ricchi e potenti, ammantandoli agli occhi della gente di un alone di leggenda ma lasciandoli nel privato grezzi e duri come le pietre del deserto da cui provengono e sulle quali è scolpito il loro fato. Da una delle personalità di maggior spicco della letteratura latinoamericana contemporanea, un romanzo stupendo, ricco di pathos, che ammalia con la sua bellezza e ipnotizza con il ritmo cadenzato di una nenia tragica. Una costruzione riuscitissima che alterna alla narrazione degli eventi il controcanto del popolo, voce che sottolinea, domanda, commenta a tratti con ironia, a tratti con orrore, ma sempre con 'pietas', conferendo alla trama tutta l'immediatezza e il colore del racconto orale. Magiche iperboli, parentesi sensuali, brutalità e antiche superstizioni, bagliori ultramoderni e personaggi indimenticabili (il rozzo Nando, il tormentato Mani, la splendida Alina, la misteriosa Muta) compongono un ritratto magistrale dell'attuale, critica realtà colombiana.