La regina d'inverno
Mosca, 1876: in un parco assolato e pieno di gente, in una splendida giornata di primavera, un giovane si spara davanti agli occhi attoniti di una ragazza che poco prima gli aveva rifiutato un bacio. E' solo il primo di una inquietante catena di suicidi assai bizzarri e apparentemente inspiegabili. Perché le vittime seguono il rito perverso della roulette russa? Che cosa si nasconde dietro questi gesti tanto paradossali? Forse un oscuro intrigo internazionale, ordito al di fuori della madre Russia? A indagare sul caso è chiamato un detective alle prime armi ma pieno di entusiasmo e di acume, Erast Fandorin. A volte è lucido come Sherlock Holmes, altre sentimentale come Poirot, altre ancora candido come un novello Oblomov. In ogni situazione è in grado di districarsi con intelligenza, attratto dai delitti difficili e sempre capace di muoversi nel labirinto del crimine con la disinvoltura di un uomo di mondo e il coinvolgimento emotivo di chi conosce miserie e follie dell'animo umano. Le sue avventure rocambolesche lo condurranno ai quattro angoli della terra e a una verità quanto mai sconvolgente e imprevedibile. Grande qualità letteraria e raro senso della suspense: ecco gli ingredienti di questo romanzo che sa giocare con lo stile dei grandi scrittori russi, evocando con ironia le introspezioni linguistiche alla Camilleri, le atmosfere create da Tolstoj e la sagacia di Montalban. Un autentico caso editoriale in Russia, un libro che diverte e sorprende anche il più esigente appassionato di gialli.
Momentaneamente non ordinabile