L'occhio più azzurro
Ambientato nel 1941, in una cittadina dell'Ohio, L'occhio più azzurro è il romanzo d'esordio di Toni Morrison che racconta, come scrive Franca Cavagnoli nella sua Postfazione, "la storia di un conflitto profondo e lacerante: le ripercussioni del pregiudizio razziale sull'essere forse più indifeso della società -una bambina - e il lento, inesorabile processo di autodistruzione e di follia a cui essa è condannata". Pecola, una ragazzina nera, viene affidata a una modesta ma dignitosa famiglia di colore presto lega con le due bambine, Frieda e Claudia, con le quali trascorre le sue giornate. Ma mentre Claudia, che è anche la voce narrante, ha in odio i bianchi, comprese le loro caratteristiche fisiche, Pecola prega invece Dio perché le doni un paio di occhi azzurri e spera di non essere schernita per la sua bruttezza. Un desiderio tanto straziante da segnare drammaticamente, e irreversabilmente, la sua giovane, povera esistenza.