La prima sorsata di birra. E altri piccoli piaceri della vita
Il piacere della prima sorsata di birra, cercare more nei boschi alla fine dell'estate, conversare attorno al tavolo di cucina sgranando piselli, il profumo delle mele in cantina, la voce di chi si ama al telefono che dice più di quanto dicano le parole, il rosso cupo di un bicchiere di Porto da centellinare, il lieve fruscio della dinamo contro la ruota durante una pedalata notturna... Questi e altri istanti preziosi, colti nella loro immediatezza e assaporati in tranquillità, vanno a comporre l'incantevole volume di Philippe Delerm, una raccolta di brevi testi che afferrano al volo sensazioni squisite e fuggevoli. Una prosa precisa e minuziosa, piccoli tocchi impressionistici, fresche pennellate di colore che ci tuffano in un mondo rurale, riportandoci a ritmi pacati e a ritualità del quotidiano ormai dimenticate. Con atteggiamento contemplativo e un pizzico di nostalgia, l'autore si compiace nel fare silenzio attorno e dentro di sé per ascoltare gli echi che i piccoli piaceri della vita risvegliano nel suo animo. E in tutte queste istantanee si cela l'illusione, momentanea, di poter fermare il tempo o, forse, deviarne il corso. Difficile non ritrovarsi in queste emozioni superbamente evocate, minuscole goccie di felicità che tutti noi abbiamo gustato e che anche soltanto attraverso la pagina ci sommergono con il loro incanto.