Galindez
Nel 1956 Jesùs de Galindez, rappresentante del partito nazionale basco in esilio, viene rapito a New York, torturato e infine assassinato per ordine del dittatore di Santo Domingo, Rafael Trugjllo. Trent'anni dopo, una giovane ricercatrice universitaria americana decide di indagare sull'oscuro caso, ripercorrendo la tragica vicenda dell'uomo politico. Superbo esempio di contaminazione tra Storia e rielaborazione romanzesca, Galindez rappresenta, secondo quanto ha spegato lo stesso Vàzquez Montalbàn, "il testamento della memoria storica dell'impegno politico". "Ma", osserva Hado Lyria che ha tradotto e curato il volume, "come traspare dalla partecipazione narrativa dell'Autore a ogni aneddoto della vicenda, dalla determinazione con cui si vogliono comprendere e comunicare le tante ambiguità della circostanza e dell'animo dei personaggi, il romanzo è soprattutto un disincantato "elogio della resistenza."
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