Caduta libera

Amore, morte, ossessione, malattia... Una vicenda intensa e realistica, intrisa di erotismo e passione, nel vivido affresco della Madrid contemporanea. Un uomo, Antonio, fotografo ambizioso e perennemente insoddisfatto di sé, desidera realizzare un servizio sull'umanità che anima le notti della 'movida' madrilena. A spronarlo è soprattutto l'aspirazione a creare un libro fotografico geniale, capace di racchiudere, senza moralismi e pregiudizi, il mondo in parte sconosciuto e scandaloso del "sottosuolo" della città, e di regalargli quella fama e quel riconoscimento pubblico che considera il traguardo più importante nella vita. Spinto da una curiosità quasi febbrile per tutto ciò che è vivo e autentico, con un occhio attento e sensibile, scopre così la realtà sconvolgente e brutale dei quartieri più degradati, popolati da personaggi consumati da un'esistenza votata alla droga e alla disperazione e condannati a una sopravvivenza senza gioie. E conosce due donne, giovani prostitute, e insieme a loro una folla di figure tormentate, più o meno consapevolmente, dalla miseria e dallo sfruttamento: un labirinto intenso e suggestivo, dai toni vagamente espressionisti, in cui il giovane rimane intrappolato, fino a lasciarsi trascinare in una estenuante e tragica storia d'amore... Tenero e crudo, commovente e spietato, un libro insolito, percorso da una grande esuberanza di immagini, da una vitalità a tratti come stonata, che ora si esaurisce in una convulsa voluttà di morte - droga, alienazione, abbandono - , ora in un'euforia quasi infantile, eppure minata da una stanchezza profonda, che diventa lucida metafora di un'epoca ormai al tramonto: la fine del sogno degli anni Ottanta. Scritto in una prosa vibrante, che passa dal ritmo concitato di un flamenco alle cadenze lente di una confessione, un romanzo che irrompe nel panorama della letteratura con la forza della provocazione più intelligente e sferzante, e che mette in scena, con crudeltà e dolcezza, tutte le debolezze e le speranze di una generazione.