Specchio delle mie brame. Psicologia della chirurgia estetica
Gaspare Tagliacozzi (1545-1589), considerato il padre della chirurgia estetica ricostruttiva, nel suo trattato "De curtorum chirurgia per insitionem" così definiva l'agire del chirurgo plastico: "Noi ripristiniamo, restauriamo e rendiamo integre le parti del corpo che la natura ha dato e che la fortuna ha sottratto, non tanto perché esse possano rendersi piacevoli agli occhi quanto per sostenere lo spirito e aiutare l'animo della persona che ne é afflitta". In questo libro l'autore analizza l'habitus mentale di un candidato all'intervento di chirurgia estetica e di chi deve attuarlo, seguendo non l'iter classico di: diagnosi, prognosi e terapia, bensì quello prevalentemente psicologico di: autoanalisi, equilibrio psichico del chirurgo, onesta prospettiva dei risultati. Egli cerca di far da guida a chi aspira a "migliorarsi" ponendolo in condizione di capire se anela ad un intervento "per piacere di più agli altri che a se stesso"; e, se vuole piacere a se stesso, entro quali limiti.
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