Il lavoro raccontato. Studi su letteratura e cinema italiani dal postmodernismo all'ipermodernismo
A partire dall'inizio degli anni Novanta, con qualche anticipazione nel decennio precedente, in Italia, scrittori, registi, sceneggiatori ricominciano a raccontare il lavoro e lo fanno in maniera molto diversa da come lo si faceva negli anni Cinquanta e Sessanta, negli anni inebrianti (per alcuni) del "miracolo economico". In che modo si esprimono questi artisti? Privilegiando quali forme artistiche? Iscrivendosi in quale tradizione? Dialogando con quale corrente, opera o autore del passato? Sono opere impegnate politicamente, oppure gli intellettuali non hanno più tale possibilità d'intervento? Questi sono alcuni degli interrogativi a cui gli autori dei saggi qui raccolti cercano di dare una risposta, partendo da punti di osservazione e settori disciplinari talvolta molto diversi. Strumento di approfondimento su poetiche individuali e manuale sulle rappresentazioni artistiche del lavoro dagli anni Ottanta a oggi, "Il lavoro raccontato" aggiunge un tassello utile al dibattito nazionale sull'argomento. All'interno saggi di Carlo Baghetti, Alessandro Ceteroni, Gerardo Iandoli, Romano Summa, Claudio Panella, Gilda Policastro, Tommaso Meozzi, Monica Jansen, Roberto Lapia, Gloria Paganini, Márcia De Almeida, Stefano Adamo, Bianca Rita Cataldi, Barbara Distefano, Anna Nencioni, Massimiliano Cappello, Nora Moll e Luke Mason.
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