Lingua delle arti e lingua degli artisti in Italia fra Medioevo e Rinascimento
Il volume rappresenta il vivace confronto e scambio fra studiosi di diverse nazionalità che, relativamente al periodo medievale e rinascimentale italiano, si sono interessati da una parte alla lingua, e in particolare al lessico, delle arti (pittura, scultura, architettura ma anche "arti minori", se è lecita tale etichetta, oggi non più in auge fra gli addetti ai lavori), dall'altra all'uso linguistico di alcuni dei massimi esponenti delle arti, nonché al contributo che questi hanno dato alla formazione e allo sviluppo delle relative terminologie. Si è scelto come termine ad quem la pubblicazione delle Vite del Vasari, alla metà del Cinquecento, che si può dire segni per gli artisti l'approdo di un percorso di promozione e autopromozione professionale, sociale e culturale - le cui origini risalgono all'inizio del XIV secolo - che li porta a essere (e a essere riconosciuti come) letterati e intellettuali a pieno titolo. Tra questi, particolarmente studiati nel volume: Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci e ovviamente Giorgio Vasari.
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