Italiano e altre varietà italo-romanze in Europa e nel Mediterraneo nel secolo XIX

Italiano e altre varietà italo-romanze in Europa e nel Mediterraneo nel secolo XIX

Il volume descrive la posizione e il ruolo della complessa realtà linguistica dell'Italia così come essa appare riflessa in Europa, nel Mediterraneo e nel Levante nel corso del secolo XIX. Il lavoro muove da un paradosso: e cioè che, proprio nel momento in cui l'Italia, a metà Ottocento, vedeva concretizzarsi la tormentata idea - antica e mai del tutto tramontata - di farsi "stato-nazione", la lingua italiana pareva via via perdere sul piano internazionale quel primato che era stato, con particolare intensità tra i secoli XVI e XVIII, cifra essenziale dei suoi rapporti con l'Europa, il Mediterraneo e il Levante. Tuttavia, pur in tale mutato contesto, l'italiano varrà ancora per tutto l'Ottocento quale strumento di cultura, del teatro musicale in Europa e di comunicazione "pratica" nel Mediterraneo e nel Levante. E, accanto ad esso, vitali saranno, al di fuori della penisola, altre varietà italo-romanze: il veneziano in Istria, in Dalmazia e nell'Epta-neso ionico; il siciliano a Malta e in Tunisia, il genovese in Tunisia e a Gibilterra.
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