I volti delle acque. Mitologie del diluvio nelle letterature europee. Atti del Convegno (Verona, 17-18 maggio 2012)
L'antichissimo tema del diluvio, in bilico tra mito e religione, torna di grande attualità, spinto dal clima millenaristico dei nostri anni, scanditi da cataclismi naturali e ambientali. Ad approfondirne le interpretazioni che esso ha rivestito nelle letterature europee è il volume "I volti delle acque", una raccolta di saggi frutto dell'omonimo convegno organizzato nel maggio scorso da Raffaella Bertazzoli, professore ordinario di Letterature comparate all'Università di Verona. A introdurre la miscellanea sono gli interventi di Silvia Longhi e Cecilia Gibellini, che propongono subito un capovolgimento di fronte parlando di tutti i Mosè dell'antichità: bambini abbandonati nelle acque in "piccole arche" che, anziché portare alla morte, riportano alla vita, alla salvezza. Il diluvio inteso come fine del mondo, apocalisse, nel corso dei secoli è rievocato, invece, negli scritti di Luciana Borsetto, Hermann Dorowin, e Chiara Concina che ne analizzano rispettivamente il ruolo nell'epica sacra tra Cinque e Seicento, nelle visioni degli autori tedeschi nati all'alba del Novecento e nella visione del gesuita tedesco Athanasius Kircher. Ancora in ambito tedesco rimangono Riccardo Morello, con la sua analisi sul Die Wassernot im Emmental di Jeremias Gotthelf, Domenico Mugnolo, che si concentra sul ruolo del diluvio nella letteratura della Repubblica democratica tedesca, e Arturo Larcati, il quale mostra il riadattamento del tema nella lirica teutonica del dopoguerra.
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