Storie di città visionarie
Una città abita la mano: come corrono leggeri i solchi per un altrove e ogni futuro è indovinato remoto e recente. Qui la città conduce alla sua stele sulle mura intatte del mistero. E l'intercalare, lo scarto dove il significato insiste, "l'andare a capo" di una città, distrutta e risorta, è quella sospensione che il dettato degli eventi impone. Ankon è il groviglio di tutte le città che sono state, di quelle che abitano il tempo attuale, e di quelle che attraverseranno il futuro. Ma Ankon non è una sola città: ha i transiti, le bufere, i segni, le atmosfere, i palpiti, l'euforia e lo strazio di molte città, i turbamenti e le vertigini di tante epoche, luoghi, generazioni, vicende e stagioni.
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