Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti

Dalla conservazione alla storia dell'arte. Riflettografia e analisi non invasive per lo studio dei dipinti

Un manuale sulle analisi scientifiche pensato congiuntamente da un fisico e uno storico dell'arte: è l'intenzione di questo volume. I testi, con il relativo corredo iconografico, intendono sviluppare un percorso tra le tecniche non invasive maggiormente adoperate per la documentazione dello stato di un'opera pittorica, quale ne sia il supporto, sottolineando nel loro complesso l'importanza che attribuiamo alle analisi conoscitive non necessariamente vincolate alla contingenza della conservazione. Un libro indirizzato a restauratori e conservatori di musei che con la diagnostica - specie non invasiva - sono sempre più chiamati a confrontarsi, e agli storici dell'arte, che possono trarre dalle analisi elementi utili a definire l'operato di un artista e della sua bottega, se non un aiuto per una lettura più approfondita dell'opera. Diciamolo con chiarezza e a onta di ogni trionfalismo: le analisi scientifiche non sempre offrono dati importanti per la tutela dell'opera e ancor meno informazioni preziose per la storia dell'arte. Sovente sono d'ausilio nel precisare dubbi o nel formulare meglio domande. Talora, invece, donano informazioni inattese e di grande rilievo anche per lo storico, aiutando a precisare la paternità di un'opera o di sue parti. Una sana via media tra gli ostracismi preconcetti contro le analisi e, per converso, il loro uso smodato e non metodologicamente corretto, crediamo sia il modo migliore di avvicinarle. Gli esami scientifici servono nella misura in cui l'occhio dell'esperto non viene sostituito, bensì affiancato, da essi, presupponendo un dialogo di competenze e culture. (Dall'introduzione)
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