Amiche per la pelle
Laila Wadia è indiana ma ha scritto questo romanzo in italiano. Le sue protagoniste, quattro donne, sono una cinese, un'indiana, un'albanese, una bosniaca. La vicenda si svolge in via Ungaretti, una strada immaginaria nel centro storico di Trieste "dimenticata sia dal sole sia dal Comune". "Negri!" urla l'unico inquilino italiano del palazzo, il signor Rosso di settant'anni, appassionato di letteratura, grande estimatore del Duce, uno che chiama "negri" tutti gli stranieri. Il romanzo parla con un sorriso sulle labbra, al femminile, di quattro straniere alle prese con l'apprendimento della cultura e della lingua italiana, così ardua da sembrare quasi "inventata per scoraggiare l'integrazione". Con fatica e con alcuni buffi scivoloni, le donne cercano di costruire una rete di amicizie, perché unite si è più forti e insieme si può cercare di respingere la spada di Damocle di un imminente sfratto.