La notte in cui morirono gli autobus
Salomone il ricchione è uno dei brevi racconti che compongono questa raccolta in cui ritroviamo il genio fantastico e umoristico di Etgar Keret: "La supplente disse ai ragazzi di mettersi in fila per due. Salomone il ricchione rimase solo. 'Sto io con te' lo consolò la supplente dandogli la mano. Andarono a passeggiare nel parco e mentre Salomone il ricchione guardava le barche su un laghetto artificiale e la statua di un'arancia gigantesca, un uccello gli fece la cacca sul cappello. 'La merda si appiccica alla merda' gli urlò Yuval alle spalle, e tutti i bambini scoppiarono a ridere. 'Non farci caso' gli disse la supplente lavandogli il berretto a una fontanella. Arrivati a un chiosco di gelati tutti i bambini comprarono dei ghiaccioli. Salomone il ricchione mangiò un ghiacciolo Twister e quando l'ebbe finito ficcò il bastoncino in un'intercapedine del selciato, fantasticando che fosse un razzo. Gli altri bambini correvano sul prato e solo lui e la supplente, che nel frattempo si era accesa una sigaretta e aveva un'aria piuttosto stanca, erano rimasti sul sentiero. 'Signora maestra, perché tutti i bambini mi odiano?' domandò Salomone il ricchione. 'E che ne so io?' rispose l'insegnante stringendosi nelle spalle, 'dopo tutto sono solo una supplente'".