I capelli dei dannati
"L'altro mio problema era che mi stavo innamorando di Gretchen, la mia amica del cuore, che secondo tutti quanti (pensavo io) era una cicciona. Stavamo cantando in quel catorcio della sua macchina e alla fine del pezzo - White Riot dei Clash - mi resi conto dal modo in cui le guardavo la bocca corrugata che faceva un sorriso e gli occhi ammiccanti, complici, che eravamo molto più che amici, almeno per me. Mi voltai e lei, dietro il volante, stava cominciando a cantare "Should I Stay or Should I Go", un altro pezzo dei Clash. Allora dissi: "Gretchen, mi piace un sacco girare in macchina con te", ma siccome l'autoradio andava a palla, lei vide solo che muovevo la bocca, e basta". Brian, diciassettenne di Chicago, ama i videogiochi, la musica metal e la sua amica Gretchen, un'attaccabrighe con i capelli tinti di rosa, cicciona e sboccata. Nel frattempo Gretchen ama i Ramones e i Clash e il delinquente razzista Tony Degan di ventisei anni. Inoltre è famosa per picchiare le altre ragazze, come quando aveva rotto un braccio a Amy Schaffer a una festa di Halloween: "Gretchen s'era vestita da Kennedy post-attentato col completo nero, il sangue e i buchi delle pallottole, e Amy Schaffer aveva stralunato gli occhi e aveva detto: "Mamma mia, sembri proprio un uomo" e allora Gretchen si era girata, l'aveva presa per un braccio e gliel'aveva storto forte dietro la schiena". Un romanzo violento, tenero e divertente che ha conquistato l'America.
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