Ascensione
All'inizio di questo affascinante romanzo, nell'estate del 1976, il protagonista, il Rom Salvo Ursari, ha 66 anni e ha deciso che non lascerà mai il proprio lavoro. Ormai celebre nel mondo del circo, ora si guadagna da vivere camminando su una corda tesa in condizioni ogni giorno più pericolose. Lo troviamo quindi alle prese con l'impresa più difficile della sua carriera di funambolo: camminare su un cavo teso tra le torri gemelle del World Trade Center, a quasi cinquecento metri di altezza. Sospeso nel vuoto, ritorna con la mente alla propria infanzia. 1919, Transilvania. Il padre gli ha appena raccontato i miti del popolo Rom, ma le leggende non possono preparare il piccolo Salvo alla tragedia che attende la sua famiglia: i genitori verranno massacrati in un pogrom di zingari e i figli saranno dispersi. Di quell'esperienza Salvo conserverà per tutta la vita un senso di pericolo e di precarietà da superare ogni volta camminando su una corda tesa sopra il vuoto. In questa narrazione che mozza il fiato come l'impresa di un equilibrista, l'autore cattura l'essenza dell'odissea degli emigranti nel ventesimo secolo e crea un personaggio capace di affrontare le nostre più profonde paure.
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