Quale motorino con il manubrio cromato giù in fondo al cortile?
Di tanto in tanto è bene che un poeta, senza timore per l'aria rarefatta delle cime, osi elevarsi al di sopra del volgare per esaltare, in un affiato epico, il nostro tempo. Poiché, non lasciamoci ingannare: questi coraggiosi giovanotti che, nel pieno della guerra, hanno tentato di tutto (invano, ahimè!) per evitare l'inferno algerino a un giovane militare che implorava pietà, sono i veri successori di Aiace e Achille, di Ercole e Telemaco, degli Argonauti, dei Tre Moschettieri e persino di Capitan Nemo, di Saint-Exupéry, di Teilhard de Chardin... In quanto ai lettori insensibili alle virtù dell'epopea, troveranno in questo libriccino abbastanza digressioni e parentesi per trarne comunque piacere, e in particolare una ricetta di riso alle olive che dovrebbe soddisfare i più esigenti. Georges Perec (1936-1982) è uno dei più importanti scrittori francesi contemporanei. Membro di spicco dell'OuLiPo insieme a Calvino e Queneau, è autore di romanzi culto, quali "La vita istruzioni per l'uso" (Premio Médicis 1978) e "Le cose" (Premio Renaudot 1965), nonché di saggi, opere teatrali, cruciverba e altri giochi letterari.
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