Guerre americane
Jack Tyne è un giovane paracadutista ossessionato dal ricordo della morte del padre in Vietnam e dal suo odio per la madre e il patrigno. Lascia l'esercito dopo aver assistito impotente al pestaggio di un commilitone troppo effeminato. Torna a casa ma ritrova solo lo stesso squallore dal quale era scappato arruolandosi nell'esercito. Si trasferisce nei quartieri più poveri di Chicago, lavorando alla giornata come facchino e cercando di sfuggire agli incubi della propria memoria. Conosce Danny Morrison, un veterano della guerra del Vietnam licenziato dalla polizia per uso di cocaina. Questo uomo brutale e disperato, che vive di ricatti e sfruttamento della prostituzione, aspira a diventare come un padre adottivo per Jack, trascinandolo dentro un rapporto torbido. Un romanzo duro, spietato, che ricorda Algren e Hemingway e che ci porta dietro le quinte della potenza militare americana, in un mondo claustrofobico, dove l'eroismo è l'illusorio riscatto da una vita di miseria morale. Un mondo che si riproduce di padre in figlio (memorabile è l'incontro con il nonno, veterano della seconda guerra mondiale), in una spirale senza fine che genera sempre nuova carne da cannone, attraverso un micidiale impasto di rancore e confuso idealismo.
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