Sylvia. Racconto della vita di Sylvia Plath
Tutto è fuori dall'ordinario, nella vita di Sylvia Plath, anche la sua fine, madre suicida che non trascina con sé i suoi piccoli. Una vita breve. Trent'anni in cui un'ambiziosa ragazza americana di Boston si trasforma in poeta di straordinaria intensità. Senza che le sia risparmiato nulla. La morte del padre per un diabete che non aveva voluto curare, una madre amorosa fino all'incubo, l'elettroshock. Insaziabile, eccessiva, mentalmente instabile, Sylvia pretendeva il massimo. Profondamente infelice, amava godere dei sapori della vita: i profumi del mare e della terra, i colori, il cibo, il sesso. Ebbe un grande amore, il poeta inglese Ted Hughes, con cui visse in Inghilterra per sette anni. Fu un matrimonio impetuoso, una relazione quasi selvaggia, incontro-scontro di artisti. L'abbandono di Ted fu la prova che Sylvia non sostenne, le prosciugò tutte le forze che aveva speso per vivere. Eppure è negli ultimi mesi che scrisse le sue poesie più lucide e visionarie. Sulla sua tomba è scritto: "Anche tra le fiamme violente si può piantare il loto d'oro".