Lucky
"Chi dice che preferirebbe lottare fino alla morte piuttosto che farsi violentare è un idiota... Parlando di scalate o di traversate burrascose certa gente dice di essere diventata tutt'uno con la montagna o con l'acqua...". Dal buio della galleria abbandonata cosparsa di cocci e bottiglie rotte dove è stata violentata quando aveva diciotto anni, Alice Sebold ci consegna una sconvolgente rivelazione: "Io divenni tutt'uno con quell'uomo. Quell'uomo teneva in mano la mia vita...". "Sei fortunata" si sentì dire Alice dal poliziotto che raccolse la deposizione dopo lo stupro. "Una ragazza fu stuprata e smembrata in quel luogo tempo fa". Il senso di questa controversa fortuna è il tema sul quale l'autrice torna sistematicamente nel corso del suo libro che è a un tempo drammatica testimonianza, lucida e spregiudicata indagine sulla violenza e le sue conseguenze e sconcertante ritratto autobiografico, denso di candore e acutezza psicologica, anticonformista e ironico, pieno di dolore e legittima ribellione. Alice, condannata dalla violenza alla solitudine e alla discriminazione, costretta a vivere in un mondo che ha solo due colori, ciò che è sicuro e ciò che non lo è, "rovinata" agli occhi di familiari, amici e fidanzati, riuscirà con coraggio a superare prove durissime per vivere in un mondo dove orrore e amore convivono. "Lucky" è anche un resoconto illuminante sulla tortuosa e insolita genesi di un talento letterario tra i più innovativi della scena letteraria internazionale. Il romanzo di Alice Sebold, "Amabili resti", è uno dei maggiori successi mondiali degli ultimi anni.
Momentaneamente non ordinabile