Manifesto per chi muore
Jim Thompson, sceneggiatore di Stanley Kubrick, maledetto tra i più maledetti scrittori hard-boiled americani, leggenda degli appassionati del genere noir, è il protagonista di questo romanzo. Un produttore di secondo ordine gli chiede di scrivere il soggetto per un film sull'omicidio di un'attricetta. Thompson, alcolizzato senza più soldi né fama, accetta, ma si accorge ben presto che sta scrivendo la trama di un vero omicidio. Ambientato in una Holliwood da perdenti, tra le penombre degli american-bar e interminabili viali di palme e di sole alle cui promesse Thompson non crede più, questo romanzo conferma la crudele verità del genere noir, la sua capacità di denunciare un mondo fondato su denaro e falsi sogni.
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