Radicchio, Pinocchio e altri migranti
Questo testo colleziona brevi e brevissime storie di immigrazione, che hanno il fine di ritrarre ciò che si nasconde dietro a quelli che per la maggior parte di noi sono soltanto lavavetri, cuochi, ambulanti, e di restituire piena umanità e dignità a uomini che hanno studiato, che appena possono mandano i soldi a casa, che amano tirare due calci al pallone, e a donne che si innamorano, che fanno le ecografie, che hanno imparato un'altra lingua. La raccolta è dedicata a due braccianti provenienti dallo Sri Lanka, i quali hanno sostituito i propri nomi, per noi impronunciabili, con quelli degli ortaggi che sono soliti raccogliere, il radicchio e il finocchio.
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