La leggenda di Pendragon
Il castello di Pendragon nel Galles è stato per secoli un laboratorio di stregoneria, rifugio di eretici, humus adatto per l'atavica sapienza del popolo celtico, sede dei Rosacroce, ultimi grandi maestri delle arti occulte. E' nella ricchissima biblioteca di questo castello che Jànos Bàtky, il protegonista del romanzo, viene invitato per portare avanti le sue ricerche. Bàtky, un viveur, uno snob "neo-frivolo" (come ama definirsi), un erudito che studia solo cose inutili, filo-aristocratico e dongiovanni, accetta di buon grado l'invito dell'ultimo dei Rosacroce e parte alla volta del cupo maniero. Ciò che lo attende non è riassumimibile in poche righe, e ha a che fare con le sfere più diverse: dal meraviglioso al giallo, al magico, all'erotico, al comico, al mostruoso. A oltresessant'anni dalla sua prima pubblicazione, "La leggenda di Pendragon" resta uno dei romanzi più amati e letti in Ungheria.
Momentaneamente non ordinabile