Ponti di vita. Vie della salute
Dall'esercizio della pratica medica in una valle della Svizzera italiana al ruolo di relatore nelle più prestigiose università del mondo. Questo è il percorso scientifico e parallelamente umano che viene ripercorso in questo libro e che riguarda l'esperienza professionale di Boris Luban-Plozza, recentemente scomparso. Muovendo dalla profonda convinzione della professione di medico come servizio verso l'umanità, attraverso le riflessioni cui lo inducono i contatti in prima linea con i malati, e trovando conferma teorica alla propria visione nelle posizioni accademiche rappresentate da personalità come Michael Balint e Erich Fromm, Boris Luban-Plozza perviene ad una teoria che rappresenta un autentico ribaltamento copernicano del rapporto tra medico e paziente, nel quale quest'ultimo torna ad essere protagonista della propria vicenda umana, mentre ai medici spetta l'arduo compito di adeguarsi alla sua realtà. Utilizzando le doti intellettuali non meno che il proprio cuore. Attraverso le comunicazioni scientifiche non meno che negli occhi umani.
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