Ombrello
Nel 1971 lo psichiatra anticonformista Zack Busner, alle prese con una crisi coniugale e lavorativa, approda al Friern Hospital, un immenso manicomio alla periferia di Londra. Tutte le sue certezze vengono messe in discussione quando incontra Audrey Death, nata nel 1890 e internata nell'istituto da ormai cinquantanni: osservandone i tic ossessivi alternati a uno stato catatonico, e studiando la sua complessa cartella clinica, scopre che la donna è affetta da encefalite letargica. Grazie alla somministrazione sperimentale dell'L-DOPA riuscirà a risvegliarla e a farsi raccontare la sua storia: il lavoro all'Arsenale durante la corsa agli armamenti di inizio Novecento, l'impegno nella lotta per l'emancipazione femminile, il rapporto con un padre ingombrante e con due fratelli molto diversi fra loro, l'emotivo Stanley e l'arrivista Albert. "Ombrello" getta la propria luce su oltre un secolo, muovendosi tra diversi piani temporali: dall'infanzia di Audrey a Fulham, all'esperienza di Stanley in trincea durante la Prima guerra mondiale, dal lavoro di Busner al Friern, alla sua solitaria vecchiaia nel 2010. Il flusso di coscienza che si dipana attraverso questi punti di vista dà vita a un intreccio corale dove le storie individuali dialogano con la grande Storia, mentre sono le relazioni umane a definire il concetto di tempo.