La stanza
L'ufficio come luogo di alienazione per eccellenza: ambiente malsano e competitivo, coacervo di paranoie e paure, motore di dinamiche che possono portare alla follia. In questo romanzo dalle atmosfere kafkiane, il protagonista, Bjorn, ci racconta nel dettaglio i suoi primi giorni in un nuovo ambiente di lavoro, e la scoperta fortuita, tra i bagni e l'ascensore, di una "stanza" misteriosa, stranamente inutilizzata e in perfetto ordine. Bjorn è incapace di integrarsi a causa di una congenita refrattarietà ai rapporti personali, unita alla consapevolezza di essere migliore degli altri e al desiderio di fare carriera. Trova allora utile e rilassante rifugiarsi sempre più spesso nella stanza, al riparo dagli opprimenti meccanismi d'azienda. Una stanza che, chissà come mai, nessuno dei suoi colleghi ha mai visto o sentito nominare.