L'età inquieta
La follia intrecciata al quotidiano, l'incubo dissolto nell'ordinario: da perderci il sonno e la tranquillità. Durante un picnic una formica regina entra nell'orecchio di un ragazzino per impiantare nel suo corpo un formicaio. I gesti scaramantici di un altro bambino si rivelano il rituale che tiene in piedi il suo mondo. Due giovani amanti si rincorrono a Mosca, senza sapere di essere morti. Un adolescente sviluppa un'ossessione erotica per il cibo cucinato da sua madre. Nella poetica di Anna Starobinec, la realtà è un piano impercettibilmente inclinato che aggancia il lettore attraverso l'immedesimazione per farlo scivolare, senza che se ne accorga, in un mondo di puro, assurdo terrore.