La fortuna degli zingari
"Gli esseri umani sono più cattivi dei cani. Il cane morde, ma l'uomo ti sbrana vivo." A parlare è la sfortunata (lo è in maniera quasi incredibile) protagonista di "La fortuna degli zingari", secondo capitolo di una trilogia sovietica tanto affascinante quanto dimenticata. La fortuna degli zingari è la storia di una bellissima ladra zingara, Sabina, e del suo amore per il moldavo Bogdan, pittore maniaco-depressivo che finirà i suoi giorni in manicomio, alcolizzato e pazzo. Sullo sfondo stupri, violenze, prevaricazioni, ma anche ironia e speranza. Il tutto raccontato con lo stile lucido e iperrealista di Mitrofanov, capace di alternare come se niente fosse un'indicibile crudeltà a improvvisi, commoventi slanci di tenerezza.