64.748 mq. La feroce battaglia per la ricostruzione di Ground Zero

Che cosa succede quando l'architettura si trova a colmare una voragine di 64.748 metri quadrati spalancatasi all'improvviso al centro dell'Occidente? Lo racconta Philip Nobel, seguendo in diretta le manovre, i colpi bassi, gli interessi e le vanità di tutti gli architetti, famosi e sconosciuti, che si sono dati battaglia per ottenere l'incarico. Nobel inizia proprio dalla mattina di quell'11 settembre. Pedina i suoi protagonisti, accompagna i loro movimenti, narra e svela, con un ritmo serrato, veloce, newyorkese, una storia segreta dell'architettura contemporanea. La ricostruzione di Ground Zero diventa così un caso limite, un agghiacciante esperimento mentale attraverso cui New York, la capitale del XXI secolo, diviene una geografia dell'uomo moderno, di ciò che costruisce e dei significati che attribuisce ai propri monumenti. Dal desiderio di commemorare la morte, alla necessità di ridare vita a Lower Manhattan.Nelle pagine di "64.748 mq" scorrono, come in tutte le grandi storie, le passioni e le tragedie umane: la vanità e il lutto, la vendetta e l'ambizione, l'avidità e la disperazione. In breve la vita e la morte. In breve la storia.Revisione Massimiliano Galli; Indice Francesca Crippa.