American dust. Prima che il vento si porti via tutto

American dust. Prima che il vento si porti via tutto

Arrivano tutte le sere, d'estate. Scaricano da un furgoncino un divano, tavolini e lampade. Ricostruiscono sulla riva del lago il salotto di casa. E pescano. L'alcolizzato abita in una baracca. I ragazzi vanno da lui a raccattare i vuoti per rivenderseli e comprarsi qualcosa, un hamburger oppure una scatola di proiettili. Quel giorno il ragazzino decide per i proiettili. La Seconda guerra mondiale è finita e nessuno fa caso a un adolescente con un fucile sottobraccio, fermo a una stazione di servizio. Il ragazzino è un uomo e ricorda, prima che il vento si porti via tutto, l'America e i suoi sogni, l'alcolizzato e le sue bottiglie, i due sul divano in riva al lago, la figlia dell'impresario di pompe funebri e l'odore di gas in casa. La scelta, leggera e terribile, tra hamburger e proiettili, un colpo di fucile in un campo di meli e l'amico bello e ferito, lasciato lì a morire dissanguato.Questo romanzo - l'ultimo pubblicato in vita da Richard Brautigan, uno dei più originali scrittori della controcultura californiana - è un'elegia costruita quasi in forma di giallo, in cui l'infanzia e la morte danzano insieme, avvolte nella polvere del sogno americano.Revisione e segnalazione di Clementina Liuzzi.
Prodotto fuori catalogo

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