E se tutto va bene, mi ammazzo
Come mai l'omicidio di una povera ragazza tossica crea tanto nervosismo nella migliore società di una ricca e appartata provincia italiana? Perché le indagini si vogliono chiudere in tutta fretta, dando credito a una versione che presenta vistose incongruenze? E non è strano che l'uomo accusato del crimine, a sua volta un relitto umano, senza un soldo, venga difeso dal miglior penalista della città? Domande alle quali sembra che nessuno abbia voglia di dare una risposta. Nessuno tranne Carlo Franchi, cronista fallito, alcolista triste, aspirante suicida, uno sfigato da manuale. Per lui la soluzione del caso diventa una sfida personale, nella quale giocare il tutto per tutto, anche a costo di rischiare quella vita che ormai sembra non avere più significato. Sul filo di una paradossale ironia, con brillante humour, De Santi tratteggia il ritratto in bianco e nero di una certa Italia minore ipocrita e opportunista e ci regala, con Carlo Franchi, un personaggio di stupefacente complessità.