Gabriella Benedini. Le arpe di Ninive. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 15 aprile-4 giugno 2006)
"Gabriella Benedini. Le arpe di Ninive" presenta un'installazione dell'artista cremonese che collega la memoria dell'antica civiltà tra il Tigri e l'Eufrate alla tragedia della guerra e del terrorismo che stanno insanguinando quel paese. Accanto ad alcune opere, le "Vele di Psyche", realizzate a metà degli anni Ottanta, che si ricollegano direttamente all'ultimo lavoro dell'artista, viene infatti presentata un'installazione nella quale alcune mappe di carta, appese alle pareti, paiono venire dal tempo dell'antica civiltà sviluppatasi tra il Tigri e l'Eufrate; al centro, una sottile lastra di piombo su cui va in scena una sorta di naufragio, attraverso alcuni frammenti di quella che fu una barca; sulle altre due pareti, poesie di grandi autori sulla pace e sulla guerra sovrintendono a urne rettangolari, poste a terra. Gabriella Benedini (Cremona, 1932) riconferma anche in questo suo ultimo lavoro il senso profondo della sua poetica: l'indagine, attraverso gli strumenti della pittura e della scultura, sul tempo, con i segni che esso lascia negli oggetti abbandonati e recuperati a una nuova vita, con le scritte misteriose di antichi alfabeti ricreati dall'artista, con i colori (il blu oltremare e l'azzurro, il bianco e il nero, il grigio) che alludono a stati d'animo e a condizioni della percezione. La monografia, catalogo dell'esposizione a Palazzo Magnani, comprende il testo del curatore, Sandro Parmiggiani ("Il lievito della memoria, l'umiltà della bellezza. Una conversazione con Gabriella Benedini"), seguito dal catalogo delle opere in mostra, dall'antologia critica, dall'atlante di un percorso, dalla biografia dell'artista, dall'elenco delle esposizioni e dalla bibliografia.
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