Graziano Pompili. La memoria del sacro. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 15 aprile-4 giugno 2006)
"Graziano Pompili. La memoria del sacro" presenta il ciclo delle quattordici stazioni della Via Crucis in terracotta, oltre a disegni preparatori su carta, a sculture in marmo e in bronzo, tutte riferite al tema del sacro, cui l'artista ha lavorato in questi ultimi anni. Graziano Pompili ha infatti sentito l'esigenza di realizzare una "Via Crucis" in terracotta, tornando a misurarsi con le suggestioni della messa a morte di Cristo, emblema della sofferenza umana. Lo scultore, nato a Fiume nel 1943, e residente a Montecchio (Reggio Emilia), dopo essersi dedicato, negli anni Ottanta, alle 'ri-archeologie' (in cui è evidente il retaggio dell'arte rinascimentale), terrecotte frantumate e successivamente ricomposte, ha eletto, negli anni Novanta, la casa, nella sua rappresentazione primordiale di luogo dell'eterno ritorno, a emblema della propria ricerca, in cui il marmo è diventato il materiale prevalente, senza tuttavia abbandonare la terracotta e utilizzando anche il metallo traforato e le lamiere dipinte. La Via Crucis di Graziano Pompili ripropone il cammino ultimo di Cristo: formelle con figure stilizzate senza testa, che paiono manichini mossi da una forza misteriosa, chiamati a incarnare una tragedia di cui il rosso del sangue rivela tutta l'atroce sofferenza.
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