Senza freni. Le storie più pazze della storia del ciclismo
Tutti gli sport hanno le loro storie buffe, ma quello che meglio si presta ad accogliere l'intero repertorio della bizzarria umana è sicuramente il ciclismo. Quale condizione può essere infatti più adatta a esprimere il massimo della follia di quella in cui gruppi di uomini in competizione fra loro vengono costretti a convivere per settimane, in uno stato di costante stress psicofisico e in contesti ambientali e climatici imprevedibili ed estremi, allo scopo di percorrere nel minor tempo possibile un itinerario volutamente difficoltoso? Il ciclismo, insomma, non è solo uno sport, ma anche un viaggio avventuroso e rocambolesco, in cui può succedere di tutto. E Les Woodland ci dimostra che, nella sua storia ultrasecolare, di tutto in effetti è successo davvero: storie ridicole, come quella del ciclista che vinse una tappa del Tour de France pur non volendo; leggendarie, come quella del finto barone che gareggiava in compagnia dei suoi finti valletti; incredibili ma vere, come quella dell'olandese vivo per miracolo dopo una rovinosa caduta in un burrone, portato in salvo dai suoi compagni con una fune fatta di camere d'aria e poi diventato una star della pubblicità grazie alla sua abitudine di portare l'orologio sopra il guanto. Un'affascinante carrellata di vicende epiche e surreali che seduce il pedalatore appassionato e diverte il lettore curioso.
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