La mia vita

La mia vita

Si narra che Oskar Kokoschka, in preda alla disperazione per esser stato abbandonato da Alma, si fosse fatto costruire una bambola con le sue sembianze, a mo' di feticcio. Ma non fu l'unico a perderci la testa. Gustav Mahler, il primo marito, nutrì per lei un amore ossessivo, inquieto, tormentato dal bisogno di possesso e dalla gelosia. Alma fu l'amante di Gustav Klimt, Kokoschka, Alexander von Zemlinsky e altri, e dopo la morte di Mahler ebbe altre due nozze: con Gropius prima, e in seguito con lo scrittore austriaco Franz Werfel. Infedele, impietosa, arrogante, dotata di un'intelligenza avventurosa, crudele, a volte, con chi l'amava, e insofferente verso ogni debolezza, intrisa di quel pensiero nietzschiano che le fa pronunciare frasi come "colui che ha bisogno di aiuto non merita di riceverne", la vita della donna che stregò gli intelletti più in vista del suo tempo fu anche travagliata e sofferta, come il suo talento, che sentiva di avere ma faticava a esprimere. Questo libro, a metà tra autobiografia e affresco culturale, raccoglie i ricordi di vita, le passioni, le ragioni, i tumulti di un'esistenza che ha intrecciato il suo destino a quello dell'arte del primo Novecento europeo, la testimonianza in prima persona della più bella e indomita ragazza di Vienna.
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