Separarsi. Dolore, figli, violenza e diritto
La relazione tra due persone può rappresentare un'occasione di crescita, di conforto, di felicità e di aiuto e comprensione reciproca. Quando però le cose non vanno per il verso giusto c'è il rischio di rovesciare le basi su cui il rapporto era stato edificato, di scivolare in un vero e proprio vortice di perversione, di cedere al massacrante binomio vittima-carnefice, in cui la parte forte della coppia scarica la frustrazione sulla parte debole, la ricopre di accuse, di critiche, mentre la vittima, dal suo canto, arriva a considerarsi l'unica responsabile, la colpevole del disastro. Per evitare l'annientamento rimane un'unica strada, anche se dolorosa e per molti inaccettabile: sancire la fine del rapporto, separarsi, e provare a difendere quello che resta dei sentimenti che al rapporto avevano dato vita. Quest'atto, prendere coscienza della necessità di porre fine a ciò in cui più si era creduto, può rappresentare un lutto, ma è probabilmente l'unica soluzione, la più coraggiosa e la più intelligente che rimane quando il rischio di andare avanti è troppo alto.
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