Nada exist
Patrice è un fotografo di moda, stanco di tutto, corrotto dalla bellezza e dal piacere. Estenuato, insolente. Quarantenne parigino, ha nostalgia della sua passata gloria, e una gran voglia di sprofondare nel niente. Alla guida della sua Aston Martin, percorre la campagna francese e attraversa la città. Cinque ore di viaggio di una giornata di dicembre, cinque ore nella sua mente. Patrice è così: è perverso e adora se stesso, è uno che ha avuto ogni cosa, e in ogni caso non se ne pente. Ti rimane addosso per l'aspetto byroniano, ha qualcosa di satanico, qualcosa di malato. E poi è sfuggente, scontroso, indisponente. E un personaggio che Drieu La Rochelle avrebbe amato; altrimenti, lo avrebbe creato. E la borghesia che si rifiuta e s'annienta. E annientandosi scrive, e t'incanta. Patrice è tutti i contrasti d'un mondo che confonde verità e menzogna, lusso e onestà, realtà e illusione. L'amore è finito, oltre la notte lo attende una passione nuova, una ragazza che sta bruciando in fretta. Mentre viaggia, ricorda e pensa, e tutto torna a scintillare di senso: arte, esistenza, amore. E il senso è uno: che "io" non è niente.