Internati. Bauscia ai tempi del Covid
Dal giorno in cui è stato scoperto il focolaio di Codogno tutto è cambiato. L'isolamento dovuto al lockdown e la malinconia che ne è conseguita, sono diventati fonte di ispirazione per ripercorrere gli anni, dall'infanzia alla maturità, passati al fianco dell'Inter, in Italia e in Europa. Vincere o perdere non conta, perché vivere il calcio è condivisione e fedeltà ai colori della propria squadra soprattutto nei momenti più difficili. Lo smarrimento per la chiusura degli stadi, la scoperta di rumori mai percepiti prima come quello della palla che tocca la rete hanno caratterizzato questo particolare periodo. L'internamento ha riportato alla memoria un susseguirsi di esperienze di vita, un mondo fatto di momenti di passione e goliardia percorsi da stati d'animo spesso contrastanti dove il cuore è l'assoluto protagonista. Il calcio moderno, gli stadi chiusi e la sterilità delle partite guardate in streaming hanno richiamato la nostalgia per un calcio che non c'è più.
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