Studi sulla democrazia e sull'autorità
"La formazione dei regimi oligarchici nel senso dei regimi democratici moderni è organica. In altri termini, essa è da considerarsi quale tendenza, alla quale deve soggiacere ogni organizzazione, persino la socialistica, persino la libertaria. Questa tendenza si spiega in parte colla psicologia, cioè coi cambiamenti psichici che le singole personalità subiscono nel corso del loro moto evolutivo nel partito; in parte invece anche, ed anzi in primo luogo, con ciò che si potrebbe chiamare la psicologia dell'organizzazione stessa, vale a dire colle necessità di natura tattica e tecnica, che derivano dal consolidarsi dell'aggregato in ragione diretta del suo procedere disciplinatamente sulla via della politica. Se vi è una legge sociologica, a cui sottostanno i partiti politici - e prendiamo qui la parola politica nel suo senso più lato - questa legge, ridotta alla sua formula più concisa, non può non suonare che all'incirca così: L'organizzazione è la madre della signoria degli eletti sugli elettori. L'organizzazione di ogni partito rappresenta una potente oligarchia su piede democratico. Dovunque, in essa, si rintracciano elettori ed eletti, ma, pure dovunque dominio quasi illimitato dei capi sulle masse elettrici. Sulla base democratica s'innalza, nascondendola, la struttura oligarchica dell'edificio". (Roberto Michels, dal Capitolo I, Parte II). Introduzione di Carlo Gambescia e Jeronimo Molina.
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