Effetto Harry Potter
Sigfrido Lopez Gualamera alias "Cartesio" è il protagonista del groviglio peristaltico che alberga tra le pagine di questo romanzo e rappresenta la sintesi della parte peggiore dell'essere umano. Un uomo cinico, violento, al tempo stesso divertente, che vive di straordinari, quanto originali, espedienti. Abbandonato dal padre nella sua primissima infanzia, coltiva la sua "crescita" con l'occhio di chi non vede nulla di buono attorno a sé: tutto è deprecabile per Cartesio. Un personaggio strano e bizzarro, a volte un "sognatore", oppure patetico quando tenta di essere come tutti gli altri e quando (senza troppa convinzione) tenta di recuperare "a tutti i costi" un amore perduto. Il personaggio incede nella mente del lettore fagocitando i personalissimi "Teoremi Cartesiani", tutti straordinariamente originali, come lo è il "suo metodo per riscattarsi" da una vita fatta di stenti e nel confidare nella "sua Provvidenza" cartesiana: il Sincronismo degli eventi. Ofelia, la cooprotagonista, è l'immagine femminile e riflessa di Cartesio che, inconsapevole della contesa dei "ruoli della pura follia", finisce per amplificare quella del protagonista, che in verità ama essere l'esclusivista della follia e non ammette alcun rivale. L'antitesi è tale da trasformare questo incontro in un'autentica pena del contrappasso terreno. I "Cognati di vomito" appaiono come i fantasmi che hanno originato la nemesi storica di Cartesio.
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