Il teatro della legge. L'enunciabile e il visibile

Il teatro della legge. L'enunciabile e il visibile

Dalla tragedia greca al tribunale dell'inquisizione, dai processi ad eretici, streghe, untori a quello dei kafkiani predestinati alla colpa, dallo stato di eccezione al naufragio della persona giuridica nei cosiddetti "campi di permanenza temporanea". Dalla catena di figurazioni descritte emerge la meccanica di un potere che, nel corso della storia, ha assunto come suo bersaglio il corpo: per attivarne permanentemente la dissimetria con quello del re, prima; per renderlo più potente, e al contempo, funzionale alla logica produttiva e disciplinare del moderno corpo sociale, poi.
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