Con i fiori dei mandorli in faccia
Costretto a lavorare in un ufficio pubblico dove la corruzione è istituzionalizzata, Vito Abbracciavento decide di emigrare al Nord, dove il cinico pregiudizio di fronte ai meridionali lo costringe alla ricerca di un nuovo riscatto. Intanto nel suo paese la Sinistra, dopo decenni di opposizione, riesce a conquistare il comune. Abbracciavento torna, ma solo per scoprire che la violenza e la meschinità non hanno colore alcuno. Personaggi grotteschi e tuttavia spaventosamente reali a comporre un quadro amaro, privo di compromessi, in cui neanche l'amore riesce a vincere le resistenze di un mondo che ha scelto la guerra e ha rifiutato la poesia.
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