I tempi sono cambiati. Cronache appassionate da un mondo in fermento
Questa storia inizia cinquant'anni fa, quando il maggio francese ha promesso di sovvertire la società borghese in nome di un mondo nuovo, non più schiavo del lavoro e della catena di montaggio. Ed è continuata con il riflusso neoconservatore degli anni Ottanta, che oltre a lasciarci in eredità uno spietato individualismo ha trascinato tutti nella vana illusione che il capitalismo si sarebbe autoregolamentato e avrebbe creato un avvenire radioso. Oggi, tra pericolosi populismi e le macerie ancora fumanti della civiltà industriale, le società avanzate sembrano aver trovato una nuova speranza e un nome per autodefinirsi: la società dell'informazione, la dimensione dell'homo digitalis. L'economista Daniel Cohen ci regala un libro provocatorio e visionario, uno sguardo lucido capace di decifrare i tempi confusi che stiamo vivendo e di gettare una luce sulla strada da percorrere nei prossimi decenni.
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