Caos
Può il battito d'ali di una farfalla causare un uragano dall'altra parte del mondo? La definizione del celebre buttetfly effect, fatta dal meteorologo Edward Lorenz negli anni Settanta del Novecento, ha aperto la strada a una nuova stagione nel settore degli studi di logica e matematica. La linea frastagliata di una costa, l'evoluzione delle condizioni meteore-logiche, la forma delle nubi, i crash dei sistemi informatici, le oscillazioni dei mercati azionari: per la scienza tradizionale questi fenomeni sarebbero stati assegnati al regno dell'informe, dell'imprevedibile, dell'irregolare. In una parola, al caos. Ma attenzione, ci avverte Leonard Smith: "caos" non è sinonimo di "caso" (nonostante siano l'uno l'anagramma dell'altro), come la logica potrebbe indurre a pensare. E nemmeno si può parlare di disordine: i sistemi caotici, alla luce delle nuove scoperte, sono sistemi dinamici sempre prevedibili a breve termine, e quindi riconducibili a una logica nuova, a un nuovo approccio conoscitivo che, abbandonata definitivamente la pretesa di un dominio completo dell'uomo sulla natura, ne rispetta e interpreta la complessità.