Rifrazioni d'autore
Le teorie dello sguardo e della percezione, che hanno animato il dibattito filosofico del XX secolo, hanno impresso al fenomeno della rifrazione una dimensione ontologica in relazione all'atto del guardare. Alla radice del pensiero, ci ricorda Merleau-Ponty, c'è la visione e il sentire. Tutto lo snodo delle sue analisi, articolate intorno all'esperienza fenomenologica della percezione, comportano un'implicazione tra chi vede e ciò che si lascia osservare e, per esemplificare il fenomeno della rifrazione, si serve dell'immagine delle piastrelle sul fondo di una piscina, che non si danno allo sguardo malgrado l'acqua e i suoi riflessi, ma si fanno vedere attraverso essi, a partire da essi, con le loro distorsioni e zebrature. I saggi qui raccolti si sono metaforicamente misurati su questo asse visivo e si sono interrogati sulle pratiche di interferenza e di sconfinamento che scrittori e artisti hanno fatto proprie nel momento in cui i due differenti sistemi semiotici, l'iconico e il verbale, sono entrati in un rapporto di convergenza, rifrangendosi l'uno sull'altro, contaminandosi vicendevolmente. Il volume ripercorre alcuni momenti di questo incontro tra le arti e dei loro sguardi reciproci, a partire dal XIX quando il legame tracciato dall'immagine e dalla parola si fa più intenso, fino a diventare imprescindibile e fondante nel corso del XX secolo, dando origine a nuove forme di narratività, in sintonia con un'epoca di ormai acquisito primato della visualità.
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