Porta Aurea. (Per amore di Eufemia)
Il respiro della grande Storia, l'agonia della gloriosa Bisanzio, tra l'orda assediante ottomana e gli ultimi splendori di una civiltà millenaria, ormai al tramonto, fa da sfondo alla piccola storia d'un esule in fuga dalla città dei padri alla ricerca dell'amore perduto. Costantinopoli, Salonicco, Corfù, Otranto e San Nicola di Casole sono le tappe di un viaggio verso la rifondazione di vita, fino allo sperduto feudo di Maida in terra di Calabria. La narrazione, percorsa da un esile filo, giallo, dispone il lettore a rintracciare i sentieri di mente e di cuore d'un uomo del XV secolo, tra gli incensi delicatissimi della religiosità basiliana e il sottilissimo immaginario erotico femminile, in una lingua patinata d'antico sia nell'impianto sintattico, che nelle suggestioni figurate.
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